Description:

Luigi Belli (Italian, 1848-1919) a very fine and palatial Italian 19th century gilt bronze figural group depicting a 1st century Roman four-horse quadrigram racing chariot being driven by a gladiator, standing behind him, a parading goddess, all raised on a brêche d' alep marble base, after a model by Luigi Belli. Signed on base "Luigi Belli". Circa: Rome, 1870-1880.

Width 38 1/2 inches (97.8 cm).
Depth 21 inches (53.4 cm).
Height 21 1/2 inches (54.6 cm)

Ref.: A1121 - Lot 10208 - This item is no longer available

BELLI, Luigi (Italian, 1848-1919)

Figlio di Giuseppe, pittore, nacque a Torino il 28 febbr. 1848. Di madre francese, studiò a Parigi con Torrier architettura decorativa; tornato a Torino, cominciò a dedicarsi esclusivamente alla scultura, studiando presso l'Accademia di Belle Arti con Odoardo Tabacchi. Nel 1871 espose una Carlotta Corday alla Promotrice di Torino e nello stesso anno fu scelto dal conte Marcello Panissera, presidente dell'Accademia Albertina, per modellare il monumento conimemorativo del traforo del Fréjus, ideato dal conte stesso per piazza dello Statuto in Torino, dove fu inaugurato nel 1879. Dal 1885 ha inizio la sua attività d'insegnante all'Accademia Albertina: dapprima come assistente, quindi (1888) come professore di plastica ornamentale; dal 1912 fu professore di decorazione e ornato. Collocato a riposo per limiti d'età (1915), per un anno insegnò ancora, come supplente, plastica della figura.

Numerose sono le sue opere sparse per tutta l'Italia, come numerosi sono i monumenti che gli furono aggiudicati per concorso: il Monumento ai Caduti di Mentana in Milano, alla cui inaugurazione (3 nov. 1881) fu presente anche Garibaldi; il Monumento a Raffaello, inaugurato ad Urbino il 22 ag. 1897, opera per cui la città gli conferì la cittadinanza onoraria (bozzetto in bronzo, firmato, alla Gall. naz. d'arte modema di Roma); il Monumento ad Umberto I in Alessandria, inaugurato il 13 ag. 1906, e il Monumento a Mazzini, che, inaugurato a Torino il 15 luglio 1917, fu l'ultima sua opera. Il B. era dunque uno degli artisti più attivi nella scultura monumentale e patriottica dell'Italia post-risorgimentale: accanto a questi monumenti e ad altri, tra cui quelli, a Torino, dedicati al Rattazzi, al Sella, alla spedizione di Crimea (1892), vanno ricordati il frontone dell'Ospedale Mauriziano di Torino, la Lupa del Palazzo di Giustizia di Roma, la statua della Sardegna per il monumento a Vittorio Emanuele II in Roma, il colossale busto dell'ingegnere Bona nell'atrio d'uscita della stazione di Torino Porta Nuova (firmato e datato 1884) ed i numerosi monumenti funebri, come quelli per le famiglie junk, Dojen e Leclair nel cimitero di Torino, quello a donna Eleonora Ruffini a Taggia Ligure e quello per la famiglia Zucchi a Cortemaggiore.

Il B. ottenne una menzione onorevole al concorso per il monumento a Vittorio Emanuele II a Torino, il secondo premio per lo stesso monumento a Milano, altri premi per quelli a Quintino Sella in Biella, ad Anita Garibaldi in Ravenna, a Garibaldi in Torino ed a Nizza (il bozzetto di quest'ultimo, 1887, è conservato nel Museo locale).

Morì a Torino il 24 maggio 1919.

La produzione migliore del B. si distingue dal verismo della statuaria monumentale a lui contemporanea per un'impronta purista che, se nel Monumento a Raffaello loporta a guardare a taluni scultori del Rinascimento, forse a F. Laurana, verso la fine della sua vita (Monumento a Mazzini) lo spinge a sfruttare le qualità del marmo bianco al fine di raggiungere una maggiore essenzialità dell'immagine plastica.

Bibl.: Il monumento a Raffaello ad Urbino, in L'illustrazione italiana, 22 ag. 1897, p. 118 (illustr., pp. 124 s.); U. Ojetti, Ad Urbino per Raffaello, ibid., 5 sett. 1897, p. 147; P., Il monumento a Raffaello Sanzio, in Emporium, VI(1897), pp. 216-223; L. Mina, Monumento a Umberto I, in Arte e storia, XXVI(1907), pp. 86 s.; Onoranze a L. B. scultore... nel suo XL anno d'insegnamento, Torino 1917; F. Sapori, L. B…,Torino 1920; C. Verno, L. B. scultore, in Miscellanea valsesiana, Torino 1931, pp. 307-311; A. Anselmi, Milano storica…, Milano 1933, p. 412; P. Mezzanotte-G. Bascapè, Milano nell'arte e nella storia, Milano 1948, p. 330; E. Lavagnino, L'arte moderna, Torino 1956, p. 65 (erroneamente citato come Giuseppe Belli); U. Thieme-F. Becker, KünstlerLexikon, III, p. 248; Encicl. Ital., App. I, p. 256.

Literature:
Instituto Treccani - Dizionario-Biografico

English Translation Online:

Luigi Belli (Italian, 1848-1919)

Son of Giuseppe, a painter, he was born in Turin on 28 February. 1848. Of French mother, he studied in Paris with Torrier decorative architecture; back in Turin, he began to devote himself exclusively to sculpture, studying at the Academy of Fine Arts with Odoardo Tabacchi. In 1871 he exhibited a Carlotta Cordayat the Promotrice of Turin and in the same year he was chosen by Count Marcello Panissera, president of the Albertina Academy, to model the memorial monument of the Fréjus tunnel, designed by the count himself for piazza dello Statuto in Turin, where it was inaugurated in 1879. From 1885 he began his teaching activity at the Accademia Albertina: first as an assistant, then (1888) as a professor of ornamental plastic; from 1912 he was professor of decoration and ornate. Retired due to age limits (1915), for a year he still taught modeling of the figure as a substitute teacher.

Numerous are his works scattered throughout Italy, as are numerous monuments that were awarded to him by competition: the War Memorial of Mentana in Milan, whose inauguration (Nov. 3, 1881) was also attended by Garibaldi; the Monument to Raphael , inaugurated in Urbino on 22 Aug. 1897, work for which the city awarded him honorary citizenship (bronze sketch, signed, in the National Modern Art Gallery of Rome); the Monument to Umberto I in Alessandria, inaugurated on 13 Aug. 1906, and the Monument to Mazzini, which, inaugurated in Turin on 15 July 1917, was his last work. B. was therefore one of the most active artists in the monumental and patriotic sculpture of post-Risorgimento Italy: alongside these monuments and others, including those, in Turin, dedicated to Rattazzi, to Sella, to the Crimean expedition (1892 ), the pediment of the Mauriziano hospital in Turin, the she- wolf of the Palazzo di Giustizia in Rome, the statue of Sardiniafor the monument to Vittorio Emanuele II in Rome, the colossal bust of the engineer Bona in the exit hall of the Turin Porta Nuova station (signed and dated 1884) and the numerous funeral monuments, such as those for junk families, Dojen and Leclair in the Turin cemetery, the one for Donna Eleonora Ruffini in Taggia Ligure and the one for the Zucchi family in Cortemaggiore.

The B. obtained an honorable mention in the competition for the monument to Vittorio Emanuele II in Turin, the second prize for the same monument in Milan, other prizes for those to Quintino Sella in Biella, to Anita Garibaldi in Ravenna, to Garibaldi in Turin and in Nice (the sketch of the latter, 1887, is kept in the local museum).

He died in Turin on May 24, 1919.

The best production of B. is distinguished from the realism of the monumental statuary contemporary to him for a purist imprint which, if in the Monument to Raphael leads him to look at some sculptors of the Renaissance, perhaps at F. Laurana, towards the end of his life ( Monument to Mazzini ) pushes him to exploit the qualities of white marble in order to achieve a greater essentiality of the plastic image.

Bibl .: The monument to Raphael in Urbino , in L'illustration italiana , 22 ag. 1897, p. 118 (illustr., pp. 124 s.); U. Ojetti, Ad Urbino per Raffaello , ibid., 5 wk. 1897, p. 147; P., The monument to Raffaello Sanzio , in Emporium , VI(1897), pp. 216-223; L. Mina, Monument to Umberto I, in Art and History , XXVI(1907), pp. 86 s.; Honors to L. B. _ sculptor ... in his XL year of teaching , Turin 1917; F. Sapori, L. B ..., Turin 1920; C. Verno, L. B. sculptor, in Miscellanea valsesiana , Turin 1931, pp. 307-311; A. Anselmi, Historical Milan ..., Milan 1933, p. 412; P. Midnight-G. Bascapè, Milan in art and history , Milan 1948, p. 330; E. Lavagnino, Modern art , Turin 1956, p. 65 (wrongly cited as Giuseppe Belli); U. Thieme-F. Becker, Künstler Lexikon , III, p. 248; Encyclo . Ital ., App. I, p. 256.

Literature:
Instituto Treccani - Dizionario-Biografico